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Gioielli in titanio, perché scegliere questo metallo
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I metalli sono carichi di valori, si riferiscono alla storia della tecnologia, ai simboli e alle tradizioni.
La metallurgia è coeva alla scrittura (3500 a.C. ca.) e non a caso coincide con la strutturazione delle prime città.
Anbar, è il termine sumerico più antico che ci è pervenuto per 'ferro': è costituito da pittogrammi che indicano cielo e fuoco, traducibile come “metallo celeste” o “lampo celeste”; il greco sideros e il latino sidus, si riferiscono sempre alla stella, al corpo luminoso.
I Sumeri e gli Ittiti usavano il ferro ricavato dai meteoriti per i gioielli e le punte di lancia.

L’associazione tra metalli e pianeti si mantiene a lungo, in diverse culture. Il fuoco-fulmine, l’arma uranica, è la connessione tra la divinità e il fabbro, connessione potente tra cielo e terra.
I metalli partecipano alla narrazione cosmica e solo chi è in contatto coi misteri celesti può manipolare il fuoco e forgiare i metalli. Il fabbro è in origine il signore del fuoco, quasi sciamano, detentore di riti iniziatori.
Presso i Celti, solo un libero poteva essere fabbro, la sua arte era segreta e legata al sapere druidico. Il fabbro detiene un potere misterioso e temibile, ha una natura ambivalente, è venerato e temuto. Nel contemporaneo il sapere del ferro cosmico appartiene all’artista-fabbro, appartiene a colui che libera l’energia della materia rivelandone l’essenza, a colui (o colei) che riesce a caricare di nuovi significati l’orizzonte delle realtà. Il ferro è il metallo più diffuso in natura, a contatto con gli agenti atmosferici rende conto dello scorrere del tempo arrugginendo 1.
Acciaio usato e abusato anche nella gioielleria: tollerabilità cutanea, basso costo, intriganti risultati.

Binda Group lancia in Italia nel 2001 il Breil life-style: con esso l’acciaio esce dal laboratorio del designer per approdare ufficialmente nel mercato e nella produzione della gioielleria di massa.
L’acciaio inox utilizzato maggiormente in gioielleria è la lega conosciuta come Aisi 316L (viene usato anche l’Aisi 316 e il 304), un acciaio al Cr-Ni-Mo a bassissimo tenore di Carbonio, austenitico, non temperabile, amagnetico, presenta ottima resistenza alla corrosione intercristallina.
Utilizzato nei settori più svariati, è sicuramente garanzia di durata e forte resistenza alla corrosione e all'ossidazione; tenace, duttile, malleabile, incombustibile, a differenza del ferro è anallergico e quasi inalterabile. L'acciaio è uno dei materiali della civiltà moderna, è il metallo contemporaneo che con le nuove tecnologie ha contraddistinto parte dell'epidermide urbana. Il metallo eterno.
L'industrializzazione e la ricerca hanno portato a interessanti sviluppi nelle applicazioni in oreficeria e gioielleria: un chiaro esempio sono le forme organiche di Nervous System, mix tra scienza, arte e tecnologia con gioielli stampati da simulazioni 3D, in cui il gioiello diventa pura proiezione progettuale.
E dalle molecole elaborate in 3D da Nervous System, ai vari sinterizzati, agli esercizi di stile nelle tornerie automatiche mono e plurimandrino, potremmo stilare una lunghissima lista di esempi nella ricerca odierna anche perché il costo irrisorio del materiale permette di investire nella ricerca (quella ricerca che inevitabilmente porta alla standardizzazione del prodotto) e nel design.
Da questa fascinazione tecnologica sorge spontanea una domanda: esistono ancora mani capaci di plasmare e forgiare materiali e metalli 'eterni'? Esistono ancora figure capaci di rivelare l'essenza e la sacralità della materia contemporanea e che ne conoscono i reali segreti?1Eleonora Fiorani in 'Leggere i materiali' con l'antropologia, con la semiotica, Lupetti Editore